NERONE USELLI “La mia Odissea”,
ha qualcosa in comune con
ANTONIO LIGABUE ” Il Genio Infelice”. ?
Nerone USELLI
1920-1991
"La mia Odissea"
di Nerone USELLI
Antonio LIGABUE
1899 - 1965
"Il Genio Infelice"
di Carlo VULPIO
NERONE USELLI “La mia Odissea”, ha qualcosa in comune con ANTONIO LIGABUE.” Il Genio Infelice”. ?
Entrambi sono figli del novecento, USELLI nasce a Ghirlarza (Cagliari) nel 1920, ma poi giovanissimo. abbandonerà la Sardegna e dopo un breve periodo in Francia troverà dimora sulla Costa Ligure e in particolare nel Tigullio.
LIGABUE nasce a Zurigo nel 1899 da una ragazza madre di Belluno e i suoi padri adottivi (3 in tutto) lo abbandoneranno giovanissimo. Si rifugerà nel 1919 a Gualtieri, nella Bassa Padana tra le campagne vicino al fiume Po che sarà la sua fonte d'ispirazione più profonda.
Entrambi una vita difficile, gli altri ” i normali” li guardavano con sospetto, con attenzione misuravano le loro gesta. USELLI forse beveva un po troppo, e LIGABUE era “Al Mat”.
Geni nell’interpretare su tela, con i pochi mezzi a disposizione, l’ambiente che li contornava.
USELLI incantato dai panorami Liguri, dai colori delle case, del mare , i mercatini con la gente, e le barche con le vele al vento. Un’armonia di sgargianti polifonie, un canto d’amore ai paesaggi che percorreva con il suo cavalletto.
LIGABUE interpretava su tela la ferocia e la cattiveria dell’umanità con cui aveva contatto e che spesso lo costringevano in “case di cura mentale” . Grande la sua sofferenza nel restare recluso, e la sua rabbia veniva espressa sulle tele con figure di animali pronti a scattare, ad aggredire, una rivincita di tutte le sue frustrazioni forse.
Due artisti sfortunati, e così che li ricordo, anche se non ho mai conosciuto LIGABUE se non apprezzando alcune delle sue opere.
USELLI,, sì l’ho conosciuto di persona negli anni ’75 / 80 , dipingeva sulla passeggiata a mare di Rapallo, con cavalletto, colori e spatole con una tela bianca.
Si è vero mi piacerebbe che questo artista, vero artista di strada, non scomparisse nell’oblio del tempo, vorrei che il nome NERONE USELLI restasse nella mente della gente, anche un po di quella che non l’ha conosciuto, un uomo che ha amato profondamente Rapallo , il Golfo del Tigullio, la Liguria tutta.
Un uomo libero, un uomo che con il suo cavalletto si fermava a dipingere qualsiasi cosa che il suo cuore d’artista lo ispirasse e lo emozionasse.
Ciao NERONE.
Pino Romano
INTERAZIONI CON FACEBOOK
Pino hai colto tratti verosimilmente in comune fra i due pittori che io trovo di altissimo spessore....Ligabue per la veridicità con cui dipingeva la sua vita e Uselli per l'amore che trasmetteva sulla tela del territorio Ligure....due artisti di strada....ne avevamo anche altri ma lui era veramente unico, peccato non averlo considerato in vita....ma si sa....
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Monica Mazzoni
E ,se non ricordo male, c'eri anche tu , giovane artista ,sulla nostra passeggiata .....!
Grazie Pino , hai reso omaggio a un personaggio che ha amato Rapallo ,...anche più di chi ci è nato ....me lo ricordo con le sue tele sul cavalletto nel carrugio o in passeggiata ....bei tempi ...mancano artisti così, speciali nella loro semplicità........
Mi piacerebbe esserci stasera ma sono fuori Liguria
Lo ricordo viveva in una camera di una pensione in Via Venezia...era abitudinario di Bansin che ha alcune sue opere...un uomo solitario...ogni tanto imprecava che ci sarebbe voluta una bella guerra... Ricordi di un artista di strada conosciuto e rispettato da tutti..
Ciao Nerone..
Nerone USELLI, tramonto,
tecnica: spatole e olio su tela
Antonio LIGABUE, "Ruggito"
tecnica: pennelli e olio su tela